sabato 17 settembre 2011

I COLORI DELL'ASTUCCIO


I bambini hanno l’entusiasmo di colorare le loro giornate con l’allegria che gli scaturisce da dentro. I grandi sono troppo indaffarati per farlo, spesso sommersi di preoccupazioni, faticano anche a muovere i loro pensieri e trascinano a stento i loro passi in una grigia routine, tutti i giorni dalla mattina alla sera.
I bambini no, non conoscono ancora la routine, per fortuna e sperano di diventare grandi riuscendo a liberarsi da queste pastoie da cui i loro genitori sono circondati.
Da qualche parte tengono un astuccio, tutto pieno di colori.
È con quello che fanno le magie.
All’improvviso, quando un grande meno se lo aspetta, tutto triste, immerso nel grigiume dei suoi impegni che lo assillano, ecco che un bambino ti tira fuori un verde e intorno al grande si allarga, all’inizio solo come una macchia di colore, che però si estende sempre più, un prato, via via che cresce e che spazia, immenso e tutto colorato. Il grande non è più triste, si rotola su quel prato con un pallone e corre, corre a perdifiato, come fosse un bambino anche se il fiato ad un certo punto gli manca e si ritrova seduto sul pavimento del suo ufficio, con le sue scartoffie sparse intorno.
Ma è felice di aver sognato con quel colore magico che gli è stato donato.
Un altro nuota in un mare amico che lo porta in giro con le tartarughe e i delfini.
Qualcuno vola tra le nuvole soffici.
Altri, sdraiati sotto l’ombra di alberi immensi, respirano a fondo e ritemprano la loro vita.
Quell’astuccio che hanno i bambini non lo tengono per loro.
I colori vivono solo se sono vissuti e bisogna dare spazio ai bambini, perché possano tirare fuori i loro colori e colorare di serenità il nostro mondo grigio di adulti.
Solo così potrà tornare a sorridere e ritrovare la gioia di esistere.

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