sabato 17 settembre 2011

IL CANE ABBAIONE


La sera, quando ormai il sole si era da tempo rimboccato sotto le coperte e si era messo ben volentieri a dormire, cullato dalla fioca luce delle stelle, un cane, che probabilmente soffriva di solitudine, visto che il padrone lo chiudeva fuori del portone della sua casa e lo lasciava tutto solo nel giardino, iniziava ad abbaiare al minimo fruscio, o appena qualcuno, persona o animale, passava davanti la recinzione.
E più l’ora si faceva tarda, più il continuo abbaiare infastidiva i vicini e il padrone stesso.
A nulla valevano le continue lamentele e i rimproveri che gli venivano rivolti: continuava imparterrito a fare ciò che gli riusciva meglio.

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