sabato 17 settembre 2011

SE IL VERBO DORMIRE PERDESSE IL SUO SONNO


Se il verbo dormire perdesse il suo sonno andrebbe dal verbo svegliare e gli direbbe se anche lui avesse voglia di fare quattro passi per rilassarsi e ricercarlo.
Ma il verbo svegliare è un verbo del mattino, di quando ci si sveglia e la notte non se ne va in giro, perché quasi tutti dormono nei loro letti.
Il verbo dormire è un verbo della notte, di quando si dorme, anche per poco nei tiepidi pomeriggi estivi.
Ma come si possono trovare a camminare a braccetto?
C’è solo un modo.
Se un bambino li prende entrambi per mano: uno da una parte ed uno dall’altra.
Ma a nessuno dei due deve dare troppo il braccio, altrimenti succede come a quei due bambini.
Il primo si è lasciato prendere il braccio dal verbo dormire e sta solo a dormire, quasi sempre in compagnia del sonno e al verbo svegliare gli ha lasciato solo il mignolo, ahi voglia a chiamare, quello, poverino, non lo sente proprio.
Il secondo, invece, ha dato il braccio al verbo  svegliare e sta tutto il giorno sveglio e spesso anche la notte non ne vuole sapere di andare a dormire. Al verbo dormire, infatti, gli ha lasciato appena un’unghia del mignolo. E quando lo sente?

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