sabato 17 settembre 2011

I VECCHI SAGGI


Se ne stanno abbarbicati sulla cima di alte montagne, lontani dalle lusinghe e dal frastuono delle televisioni che irradiano programmi e pubblicità a pagamento.
I bambini ne sono inondati e travolti, ricolmi di gadget fin dentro le loro camerette. Non sono quasi più liberi nemmeno di sognare eroi inventati dalla loro fantasia, incatenata da giocattoli invadenti.
I vecchi saggi vorrebbero parlare. Le loro parole sono libere come gli uccelli che volano nel cielo, senza padroni che ne misurano le traiettorie e impongono obiettivi da raggiungere.
I vecchi saggi hanno inciso le loro parole sulle pietre, perché rotolando dalle montagne raggiungessero i bambini e ne tramandassero gli insegnamenti nei loro cuori.
I bambini hanno visto le pietre, ne hanno letto le incisioni scavate in profondità, anche se sono trascorsi molti anni da allora, ma non importa se i vecchi saggi forse non ci sono più sulle impervie montagne, il loro messaggio è giunto nel profondo dell’animo dei bambini e il tonfo che vi ha fatto è stato forte.

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