sabato 17 settembre 2011

IL BAMBINO CHE NON VOLEVA DORMIRE


Il letto aveva voglia di dormire, ma il bambino che ci si era disteso sopra non ne voleva sapere e si girava e rigirava senza riuscire a prendere sonno.
Il cuscino non ne poteva più di un capo tutto pieno di grilli che saltavano da tutte le parti e non riuscivano a stare un po’ fermi.
Il sonno avrebbe voluto esserci, ma il bambino lo scacciava in continuazione: troppi pensieri ne agitavano i movimenti.
Era una situazione di stallo.
I giocattoli avevano già preso sonno, tutti riposti nei loro alloggiamenti.
I libri e i giornaletti dormivano in piedi nella piccola libreria.
La lampada era spenta e il tavolo sgombro con la sedia si riposavano dalle fatiche del giorno.
Rumori non se ne sentivano, tranne i cigolii del letto su cui si muoveva il bambino.
Fuori era tutto buio, sonnecchiava perfino la notte e le ore erano troppo piccole per stare sveglie.
Venne la mamma a fare compagnia al bambino che non trovava il sonno.
Gli diede una dolce camomilla e canticchiò una ninna nanna che parlava di alcune pecorelle che saltavano la staccionata per essere contate dal pastore che non riusciva a dormire.
Il pastore si addormentò, circondato dalle sue pecore.
Il bambino lasciò entrare il sonno, che aspettava fuori dai suoi pensieri.
E lui lo ricambiò regalandogli un bel sogno, tutto pieno di colori e di luce, i piedi che correvano liberi in un prato, un cane che abbaiava inseguendo un aquilone, alto nel cielo il sole illuminava.

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