sabato 17 settembre 2011

LE NUVOLE


Bianche e soffici, illuminate dalla luce che ne esalta le forme ovattate, a furia di ammirarne la morbida maestosità ci si attutiscono gli sguardi, slanciati in alto fin dentro l’azzurro.
Vorremmo saltarci sopra, come fossero immensi cuscini, ripieni di tanta morbidezza e restarci a guardare il mondo da lassù e a riposarci.
Sdraiati fra le nuvole, come a nessun bambino capita, pure se ogni tanto gli piace tenerci la testa. Ma quanti e quali passi dovremmo fare per arrivarci?
Forse i passi degli uccelli che non camminano ma che ci volano. E che ali dovremmo avere e come sosterrebbero tutto il peso che ci portiamo dentro e dietro, con tutti i nostri giochi?
Sdraiati sui loro letti i bambini immaginano di essere su grandi e comode nuvole, che li portano a spasso per tutti i loro sogni più belli.
E la mattina quando si svegliano, le loro nuvole ridiventano letti e cuscini e il mondo intorno ridiventa la loro cameretta, che sorride con la luce del sole ridente del mattino.

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